Conservare le bollette di luce e gas può essere utile. Occhio agli sprechi però! Spesso non è necessario accumulare scartoffie in modo caotico e disordinato. Quindi, è bene sapere cosa tenere da parte e per quanto tempo, in modo da potersi regolare su spazi e tempi, organizzando al meglio un eventuale archivio. Premesso che in un’ottica green sarebbe sempre consigliabile scegliere di ricevere anche la bolletta in formato digitale, da poter conservare nell’archivio delle e-mail o sulla memoria dei dispositivi tecnologici personali, bisogna sottolineare che non tutti dispongono di una strumentazione hi-tech o della tecnica per gestire in modo ottimale la posta elettronica. Salvataggio e catalogazione dei file non sono sempre operazioni semplici. Inoltre, c’è chi preferisce stampare e ordinare le bollette in versione cartacea o chi semplicemente non si interessa nel mantenere uno storico. Sarebbe opportuno sottolineare che chi effettua i pagamenti tramite addebito su conto corrente è facilitato nella gestione della contabilità, dato che ogni transazione è rintracciabile in qualsiasi momento rendendo non indispensabile il passaggio in più della scelta del luogo di conservazione o della modalità di salvataggio dei documenti.
Conservare le bollette pagate, in effetti, non è un obbligo, ma spesso averne una copia può essere utile per avere prova concreta dell’avvenuto pagamento delle stesse (tranne in caso di movimenti bancari evidenti). In caso di incomprensioni con la società di fornitura, infatti, sarà necessario inviare la copia della ricevuta del pagamento della bolletta per evitare di dover pagare due volte la stessa fattura.
C’è un tempo ben definito dalla legge entro il quale una società di fornitura può richiedere il pagamento di una data bolletta, trascorso il quale non potrà più riscuotere quella somma. Gli anni necessari per far sì che la richiesta di un arretrato non sia valida sono cinque. Una volta superata la soglia dei cinque anni dalla data di fatturazione, il fornitore non potrà reclamare alcun pagamento e non sarà dovuta alcuna azione da parte del cliente. Nel caso in cui, però, il sollecito arrivasse prima del tempo limite stabilito dal codice civile, il cliente sarà tenuto a dimostrare il pagamento avvenuto in precedenza o a versare la cifra oggetto del debito.
In ogni caso, per quanto riguarda le bollette cartacee sarebbe preferibile archiviarle in un unico luogo della casa. Questa scelta potrebbe rivelarsi fondamentale sia per evitare che vadano smarrite sia che qualcuno erroneamente se ne sbarazzi. Una valida alternativa per chi vuole conservare uno storico dei consumi di luce e gas, ma che non possiede uno spazio da dedicare a questi documenti, è quella di conservare una copia della fattura scannerizzata, digitalizzata e salvata su pc o memoria esterna.
In sintesi, molti passaggi non sono necessari in caso di pagamento automatico effettuato tramite l’addebito su carta di credito. Inoltre, grazie all’opzione del recapito della bolletta tramite e-mail è possibile evitare lo spreco di carta oltre che quello di tempo!